Le razze più a rischio sono quelle brachicefale, a causa della loro conformazione fisica che ne rende difficoltosa la respirazione, ma anche i cuccioli, i cani anziani, quelli sovrappeso e quelli che soffrono di malattie respiratorie o croniche
Con l’arrivo dell’estate è scontato pensare alle vacanze, ma se mare e montagna aspettano i più fortunati di noi, caldo e afa interessano tutti: persone e animali. Per quanto la temperatura atmosferica costituisca un fattore molto importante, ad arrecare i danni maggiori è quella percepita che dipende principalmente dall’umidità. Ad esempio, con una temperatura esterna di 30°C e un tasso di umidità del 70%, la temperatura percepita dal cane sarà di 40°C!
I cani non possiedono ghiandole sudoripare su tutto il corpo – come gli esseri umani – ma solo in prossimità dei polpastrelli delle zampe. Di conseguenza, per dissipare il calore corporeo, i cani ansimano e attraverso la lingua disperdono gran parte del calore in eccesso.
Sono anche dotati di un’importantissima protezione: una pelliccia che costituisce uno strato isolante, riducendo i problemi di surriscaldamento e fermando il calore prima che esso possa raggiungere la loro pelle. Quindi facciamo molta attenzione: non è vero che tagliare il pelo del cane lo aiuterebbe a mantenersi più fresco in estate – anche se ne valorizza i lineamenti a fini estetici – ma costituisce un errore che può arrecare danni esponendo la loro delicata cute ai raggi UV e rischiando si ferisca più facilmente. In generale sarebbe una pratica da evitare a meno che non sia necessario per motivi chirurgici o legati alla salute dell’animale. Proprio a causa della sua importanza, il pelo del cane va invece curato: spazzolare il cane dà sollievo al nostro fedele amico e rafforza il legame con lui, quindi è una pratica che va utilizzata fin dalla più tenera età e svolta regolarmente. Inoltre esistono alcune razze a pelo duro – come il Barbone – che non possiedono sottopelo e necessitano di spazzolate costanti.
I cani più a rischio per i colpi di calore sono le razze brachicefale – quelle con il muso più schiacciato – a causa della loro conformazione fisica che ne rende difficoltosa la respirazione, ma anche i cuccioli, i cani anziani, quelli sovrappeso e che soffrono di malattie respiratorie o croniche.
I sintomi più comuni comprendono respiro affannoso, agitazione, emissione di bava dalla bocca, gengive e congiuntive pallide, temperatura corporea particolarmente elevata, debolezza e, nei casi più gravi, crisi convulsive, collasso, coma e morte.
E’ sconsigliato lasciare i cani in macchina anche per poco tempo, perché la temperatura del mezzo può salire molto velocemente: con una temperatura esterna di 29°C, dopo 10 minuti, in auto sarà salita a 40°C e a 48°C dopo 30 minuti! Inoltre, se la temperatura esterna è particolarmente elevata, anche parcheggiare l’auto all’ombra o abbassare i finestrini non darà effetti significativi sull’abbassamento della temperatura.
Assicuriamoci che i nostri cani abbiano sempre a disposizione acqua fresca e un riparo all’ombra ed evitiamo di svolgere attività fisiche nelle ore più calde della giornata.
La temperatura normale del cane è di 38-39°C, con 41-43°C si parla di colpo di calore.
In caso di colpo di calore il cane deve essere portato fuori dall’eventuale ambiente chiuso (o caldo) e spostato, se possibile, in un ambiente fresco. E’ necessario misurare la temperatura rettale dell’animale ogni 15 minuti circa per verificarne l’abbassamento effettivo al di sotto dei 40°C prima di portarlo dal veterinario, ma può essere vitale avvertirlo e farsi consigliare tempestivamente su che cosa fare. Per favorire il raffreddamento si può bagnare il cane con acqua fresca oppure immergerlo in una vasca con acqua fresca per 1-2 minuti, ma mai in acqua ghiacciata. E’ possibile anche applicare impacchi freddi nella zona inguinale e sui cuscinetti delle zampe. Una volta che la temperatura corporea sarà scesa a 39°C, l’animale deve essere asciugato, tenuto in un luogo a temperatura ambiente e portato velocemente dal veterinario.
A seguito di un colpo di calore possono insorgere condizioni mediche potenzialmente pericolose anche a distanza di ore o giorni, quindi non sottovalutatelo!